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Cirenaici, Scuola dei.

Scuola filosofica (IV-III sec. a.C.) fondata da Aristippo di Cirene. Si tratta della scuola edonistica che, come la cinica e la megarica, rappresenta una delle scuole socratiche minori, in rapporto alla maggiore rappresentata da Platone. Del socratismo essa ha sviluppato l'atteggiamento di libera partecipazione al piacere, in modo però da potersi sempre distaccare da esso. Aristippo considera le sensazioni come l'unico fondamento della conoscenza e l'unico criterio per individuare la verità. Il sensismo cirenaico afferma la realtà delle sensazioni, ma nega (ed è perciò fenomenico) che si possa arrivare a conoscere gli oggetti che stanno dietro le sensazioni. Inoltre, la sensazione, intesa come piacere, è considerata come il fine della vita umana. Discepoli e continuatori di Aristippo furono sua figlia Arete e il figlio di questa Aristippo il Giovane. A quest'ultimo successe Teodoro, soprannominato l'Ateo, per il suo atteggiamento negativo nei confronti delle credenze religiose popolari. Seguì poi Egisia soprannominato "persuasore di morte", nel quale l'edonismo si converte in pessimismo. Infine, Anniceri, l'ultimo dei cirenaici, che diresse la scuola intorno al 300-280 a.C. Con lui il pessimismo subisce una trasformazione positiva, imperniandosi sulla saggezza che supera il dolore, sublimandolo nell'amicizia, nell'altruismo e nella benevolenza.